tradimenti
La mia ragazza e Davide: l'incubo senza fine.
di 85bisexcouple
13.01.2016 |
28.475 |
0
"Inghiotto quasi tutto, ricacciando un lieve conato..."
Mi capita di rado di uscire prima dal lavoro ed anzi, il più delle volte, mi devo trattenere oltre il mio orario. Oggi è una di quelle rare giornate, ed esco con un paio d'ore d'anticipo. Ho in mente di rilassarmi un po', arrivando a casa. È inverno, fa freddo e si sta già facendo buio. Pregusto già un po di relax e un bicchiere di rosso sul divano...Impiego circa mezz'ora a coprire la distanza fra azienda e casa. Imbocco il vialetto che porta al cancello elettrico ed entro in cortile. Non mi stupisco di trovare la macchina di Davide parcheggiata sotto casa. Metto la mia in garage e apro la porta blindata che dal garage conduce al pian terreno. Sento musica provenire dal primo piano. Appendo il mio giaccone all'appendi abiti nell'ingresso e mi tolgo le scarpe. Lì, vicino all'appendi abiti, ci sono anche le Timberland di Davide e le scarpe di Marika e, buttati sulla cassapanca, i loro giacconi.
Mi dirigo silenziosamente al primo piano. La musica proviene dal salotto. Non ho molti dubbi su cosa aspettarmi. Credo che il volume della musica ha sicuramente coperto il mio arrivo, e salendo le scale non ho acceso la luce. Arrivato davanti alla porta del salotto la trovo semichiusa. La luce tenua e dai toni caldi che illumina il salotto è quella che proviene dal caminetto acceso, dove sta bruciando un grosso ceppo. Anche la semioscurità mi permette di vedere quello che sta accadendo. I vestiti di entrambi sono sparsi a caso sul tappeto. Marika è distesa sul divano, con il capo appoggiato scompostamente sul bracciolo imbottito. Le cosce ritratte verso il busto. Le mani di lui la afferrano saldamento sotto le ginocchia, mentre la bocca di Davide sta lavorando freneticamente la fica di lei, che guaisce come una cagnetta. Intuisco dai movimenti del corpo di Marika che si sta sgrillettando ferocemente, mentre lascia a lui il compito di sondarle con la lingua l'apertura della vulva e, non dubito, il buco del culo. Marika adora farsela leccare, ma predilige la lingua dentro piuttosto che farsi lavorare il grilletto. E Davide ha già dimostrato ampiamente di essere il miglior leccatore che Marika abbia mai incontrato. Io rimango nell'oscurità del corridoio, osservando lo spettacolo, e loro sembrano non essersi minimamente accorti della mia presenza...
Il tono dei lamenti di Marika aumenta, mentre Davide la lecca sempre più infoiato. Lei si contorce, afferrandogli il capo con entrambe le mani. Emette un grido di piacere, mentre la sua fica inizia a sbrodare copiosamente, squirtando nella bocca di Davide. Percepisco distintamente il rumore del risucchio di lui, e i suoi mugugni di soddisfazione, mentre si sazia ingordo del succo di Marika...
Poi, con la forza delle braccia, spinge più indietro le gambe di lei, ottenendo una perfetta posizione del suo buco del culo. Davide inizia a slinguarglielo, offrendole un rimming profondo e accurato. Lei ride, mentre gli accarezza la testa...
"Mmmm... Siii... Ti amo... Sei l'amore mio..." Sussurra lei a lui.
Lo so. Non mi stupisco più quando li sento scambiarsi certe frasi.
Il lavoro di lingua va avanti per diversi minuti, fra sospiri, mugolii e risucchi. Finché lei, ormai soddisfatta, non rompe il silenzio.
"Dai... Facciamo l'amore..."
Davide si alza su di lei. Solo ora lo vedo distintamente. Non riesco a crederci, ma la visione del suo corpo nudo, definito, maschio... Vedere il suo cazzo eretto... Malgrado tutto, malgrado più di un anno di abusi e soprusi subiti, vederlo mi emoziona ancora.
Il viso di lui si sporge in avanti, andando a cercare con le labbra la bocca di lei. I due si abbracciano e si baciano con affetto e passione... Io neppure ricordo un bacio così. Lui le accarezza il capo, la guancia, il collo, mentre le loro lingue danzano insieme ora nella bocca dell'uno, ora nella bocca dell'altra. Le mani di lei gli cingono i fianchi, spostandosi poi sulle natiche sode, afferrandole e spingendole prepotentemente contro i propri fianchi.
La lingua di Davide esce dalla bocca di Marika. Ancora un bacio sulle labbra. Gli occhi di lui fissi in quelli di lei.
"Ti amo! Marika..." Le sussurra sorridendo.
Ti amo anch'io..." Le risponde lei.
Lui si muove agile sul divano, portando il proprio bacino davanti il viso di lei. Il cazzo di Davide, stupendo e potente come sempre, sparisce in pochi istanti nella bocca della mia ragazza, che lo gusta sottolineando la propria soddisfazione con un lungo verso lussurioso. Giusto un paio di profonde pompate per assaporarlo, poi Marika lo lascia uscire, cercando con la lingua distesa le palle di Davide. Lui gliele offre senza indugi, lasciandosele succhiare, quindi lei si sposta un po più giù, iniziando a leccargli il buco del culo e restituendogli le sensazioni del rimming ricevuto poco fa. Lui la aiuta, cercando la migliore posizione e divaricandosi le natiche con entrambe le mani. Lo sguardo di Davide è rapito, mentre si gode la lingua di Marika infilata nel buco del culo e i rumorosi e stimolanti risucchi delle labbra di lei attaccate al suo ano come una ventosa.
Con la stessa agilità con la quale aveva portato il proprio cazzo nella bocca della mia donna, Davide si posiziona fra le cosce di Marika. Di nuovo le afferra le gambe con entrambe le mani e guida il suo cazzo verso la fica di lei, che gli afferra l'arnese imboccando la grossa cappella violacea nella sua fica. Gli entra dentro, e lei lo accoglie con un altro sospiro di estasi. Lui comincia a pomparla, lentamente, con passione, mentre di nuovo riprendono a baciarsi.
Io non ho dubbi! Mi è chiaro: non stanno scopando... Stanno facendo l'amore!
Il movimento dei lombi di lui è profondo, lento, ma allo stesso tempo potente, ed è accompagnato dai fianchi di lei, che cerca di accogliere l'uccello del suo amante nel modo più profondo possibile. Non smettono di baciarsi, sospirando l'una nella bocca dell'altro, mentre le mani esplorano e accarezzano leggere sui loro corpi...
Guardo tutto questo. Lei è la mia donna. La mantengo. Ma lei non mi ama più. Sono solo un giocattolo. Anche meno. Questo spettacolo non mi eccita. Non mi da alcuna sensazione particolare. Mi sento apatico.
Le loro labbra si staccano... Si sussurrano parole che non riesco a sentire a causa della musica... Il respiro di lei si fa più intenso. Marika non tarda ad avere un primo orgasmo che compiace tanto lei quanto lui.
Davide rallenta... Lascia alla fichetta di lei qualche istante per riprendersi.
Marika delicatamente si stura la fica, cambiando posizione e mettendosi supina. Davide di nuovo cerca la vulva di lei col proprio uccello, penetrandola nuovamente.
Lui si regge sui gomiti, distendendosi col petto sulla schiena di lei. Con la bocca gli cerca il collo, l'orecchio, sussurrandogli parole a bassa voce. Inizia a pomparla, ma ora con un ritmo molto più incalzante. Il rumore di schiaffi dei fianchi di lui sulle natiche di lei è ritmato e veloce. Davide è uno scopatore eccezionale. Ha un controllo ed una durata fuori dal comune ed una dotazione più che rispettabile, impreziosita dalla sua cappella fuori misura. Ora la pompa con estrema energia. I gridolini di lei e gli incitamenti a chiavarla fanno sorridere Davide, così come fanno piangere il mio cuore.
Davide ora si regge sulle braccia. Il viso contratto, i muscoli delle braccia e dell'addome tesi. I suoi fianchi disegnano un movimento ampio, rapidissimo e potente. Si sta mordendo il labbro inferiore, mentre gocce di sudore colano dal viso verso il collo, per scendere poi sul petto fino all'addome e quindi al pube. Posso vedere distintamente il suo pene pompare la mia donna senza tregua.
Marika ha un nuovo, selvaggio orgasmo, che annuncia con un lungo grido di piacere.
Davide si ritrae, lasciando a lei la possibilità di sollevarsi sul divano. Lei lo cerca, lo bacia, lo mette seduto... Le si accovaccia fra le gambe, prendendogli l'uccello in bocca. Il pompino di Marika è intenso, appassionato, profondo. Lo succhia e lo massaggia con entrambe le mani, mentre gli occhi di lei cercano lo sguardo incantato di lui, che le accarezza i capelli sorridendole beato. Marika aumenta il ritmo. Sembra voglia farlo venire, ma quando intuisce che lui è vicino all'orgasmo, percependo anche il gusto del liquido pre eiaculatorio nella bocca, mette fine al suo pompino dando tregua al cazzo di Davide.
Qualche istante, poi lei le si accovaccia sopra, accogliendo di nuovo nel suo sesso il cazzo duro di lui.
Marika inizia a cavalcarlo, sempre più intensamente, offrendogli alla bocca i suoi seni perfetti e sodi ed i capezzoli eretti. Quei seni che ogni uomo vorrebbe toccare, quando nella vita di ogni giorno trovandosi al cospetto di Marika lo sguardo non può che scendere rapito ad accarezzare quelle curve perfette e sensuali sempre magistralmente messe in risalto da abiti attillati, anche ora che la stagione impone vestiti più pesanti.
La bocca di Davide sta succhiando e mordendo avidamente quei capezzoli turgidi, mentre Marika si sta strizzando il seno destro con vigore e con la mano sinistra preme la nuca di lui sul proprio petto.
Marika lo cavalca con un ritmo forsennato. I suoi movimenti sono veloci, sinuosi, sensuali, mentre il suono bagnato di sfregamento della vulva di lei su di lui giunge fino a me in corridoio. Davide le sta stringendo prepotentemente le natiche con entrambe le mani, ritmando ancor più forte i movimenti di lei. Lui le divarica le natiche, le strizza, le accarezza, cercando infine con il dito indice della mano destra il buco del culo di lei. L'indice entra facile, e Davide inizia a masturbarle il buco del culo. Marika annuisce sussurrando un libidinoso "siii...". Poi con una mano afferra quella di lui, non per toglierla, ma anzi per aumentare la profondità e l'intensità della masturbazione.
"Mettimi due dita... Mmmm... Dai...." chiede lei.
Davide l'accontenta subito, ed indice e medio spariscono nel buco del culo voglioso di Marika. Ora il ritmo dei lombi di lei si fa ancor più forsennato, ed in pochi istanti grida il suo piacere arrivando ad un nuovo orgasmo. Bacia appassionatamente Davide, senza smettere di cavalcarlo, ed anche lui dopo pochi secondi esplode con il suo piacere nella fica sazia della mia donna.
Si abbandonano, appagati e felici, l'una fra le braccia dell'altro, mentre le dita di Davide escono lentamente dal culo di lei, e l'uccello di lui le rimane ancora nella fica bollente a godersi la sua vittoria e un meritato e accogliente abbraccio bagnato.
Trascorre almeno un minuto, mentre i due si scambiano tenere effusioni. È circa un ora che sono qui nascosto nel buoi e sto pensando di andarmene, scendere al piano di sotto...
Davide smette di baciare Marika e si schiarisce la voce:
"Adesso puoi entrare, coglione!" dice ad alta voce.
Il sangue mi si gela nelle vene e mi si annoda lo stomaco. Sapevano che li stavo guardando! Entro nella stanza senza dire una parola. Davide mi guarda con un certo disprezzo. Pensare che una volta lo ritenevo il mio migliore amico e che tutto questo è cominciato a causa mia.
"Hai visto come faccio godere la tua donna? Eh, mangiamerda! Hai preso appunti?" mi apostrofa lui, sfottendomi.
Marika ride:
"La sua donna??? Ma se non mi faccio scopare da quel cazzetto da mesi ormai. Sono la TUA donna! Lui è il mio hobby! Ahahaha".
"Credevi che non ci fossimo accorti che eri arrivato? Abbiamo sentito l macchina in cortile, coglione" aggiunge lei, senza neppure degnarmi di uno sguardo.
"Eh si! Si sta allargando il mangiamerda! Va a dare il culo in giro ai ragazzini... E adesso spia, anche! Non va mica bene, mangiamerda!" dice Davide, con tono di rimprovero.
Ho un moto di rabbia. Vorrei gridare in faccia a entrambi di uscire da casa mia. Cacciarli. Mettere una pietra tombale su tutto questo e rifarmi una vita normale. Ma sto zitto...
"Io e Davide stasera usciamo a cena. Andiamo al brasiliano... Dammi il portafoglio!" mi dice Marika mentre si stura la fica dall'uccello ormai flaccido di Davide e mi si avvicina allungando una mano. Prendo dalla tasca posteriore dei pantaloni il portafoglio e glielo consegno. Marika ne tira fuori due pezzi da 100 euro, poi fruga nei jeans di Davide e prende il suo portafoglio infilandoci il mio denaro. Poi me lo restituisce sorridendo beffarda. Nel frattempo Davide s'è alzato ed è sparito dal salotto. Ne rientra poco dopo, portando con se la comoda. La appoggia al parquet, fuori dal tappeto.
"Prego! Sai già. Alla tua cena ci penso io!" mi dice sorridendo, indicandomi la comoda e massaggiandosi l'addome.
In pochi istanti Marika mi toglie la camicia e la maglietta, lasciandomi a petto nudo, e con pochi sbrigativi movimenti mi impone di sdraiarmi a terra, aggiustando la posizione della comoda in corrispondenza del mio viso. Davide si siede subito sulla comoda. Percepisco in un istante l'odore del suo corpo, del suo uccello che mi penzola sul naso, dell'odore del sesso che hanno appena condiviso. Davide si afferra l'uccello con una mano e me lo spinge nel cavo orale. Rimango con la bocca aperta mentre dal suo meato urinario inizia a sgorgare piscio bollente, che mi affretto a trangugiare. La sua pisciata è abbondante, acre e salata. Me ne cola un po sul viso, bagnandomi fin dietro la nuca. Quando ha finito, con un gesto rapido mi toglie il suo uccello dalla bocca. La mia posizione, ormai meccanica, cambia leggermente e la mia bocca si trova ora sotto il suo ano. Marika si è seduta a gambe incrociate li vicino e, come ogni volta, sorride compiaciuta non perdendosi neppure un solo istante. L'ano di Davide pulsa, ed un breve peto fuoriesce sul mio viso. Lo respiro, mentre osservo lo sfintere del suo culo muoversi sulla mia bocca, sollecitato dalle sue spinte.
"Leccagleilo!" mi ordina lei.
La mia lingua, ubbidiente, inizia a leccare e massaggiare il buco del culo di Davide... Per almeno un paio di minuti.
"Uhmpf... Nulla!... Non mi viene..."
Il tono di Davide è un po' sconsolato.
"Dai! Ti aiuto io!"
Cinguetta Marika, alzandosi e sparendo dal salotto.
Ritorna dopo un minuto abbondante, durante il quale non ho smesso di leccare il buco del culo di Davide. Osservo le cose che ha in mano. Un dildo di medie dimensioni, la sua mutandina harness, una peretta da clisteri e una ciotola di plastica.
Marika invita Davide ad alzarsi. Poi mi appoggia la ciotola sul viso, ordinandomi di reggerla. Lei si siede sulla comoda pisciando abbondantemente nella ciotola. Percepisco il calore della sua piscia scaldare la ciotola che tengo con entrambe le mani. Da sotto, lei prende la ciotola e la passa a Davide, bagnadomi la faccia con l'ultimo schizzetto di piscia.
Si alza e inizia a riempire la peretta di gomma rossa da 500 millilitri con la sua piscia, quindi invita Davide a mettersi a pecora. Lui si posiziona e lei gli fa un clistere con la sua piscia calda. Un lungo mugugno di piacere di Davide sottolinea il godimento del momento. Marika calza lo strapon e, senza grossi indugi, inizia a sodomizzare Davide. Il suo culo accetta facilmente il dildo, e lei inizia a sbatterlo con vigore. Immagino il piscio caldo di Marika nelle viscere di Davide, lubrificare il retto e riempire l'ampolla rettale, per superare il sigma e risalire nel colon discendente.
Marika lo chiava con vigore, sorridendo, assestandogli qualche amorevole schiaffo sulle natiche. Davide mugugna, sospira, mentre si sta menando con una mano il cazzo che è tornato di marmo. Guardo la scena, rimanendo disteso sul pavimento sotto la comoda.
I colpi di Marika sono sempre più ampi e potenti, mentre Davide stringe i denti in una smorfia, con gli occhi chiusi e le palpebre strizzate, menandosi il cazzo ad altissima velocità. Marika lo sta inculando da non più di 5 minuti quando Davide sborra, emettendo un lungo respiro liberatorio. Marika lo stura, e un leggero rivolo di piscio colorato di marrone cola dal culo di Davide rigandogli le cosce. Qualche istante perché lui si riprenda, poi evidentemente a corto di energie si rialza e quasi ricade seduto sulla comoda. La mia lingua torna a leccargli il culo, livido e sporco.
"Apri la bocca!" mi dice lui seccamente.
Eseguo, e un attimo dopo un getto di piscio di Marika sporcato dalla merda di Davide mi entra in bocca. Inghiotto quasi tutto, ricacciando un lieve conato.
Il buco del culo di Davide è rimasto leggermente aperto. Continua a spingere, e altro piscio mi gronda in bocca. Infine il suo sfintere si dilata, e dal buco fa capolino un grosso stronzo. Scivola lentamente nella mia bocca, fino a riempirla, infine si stacca dal buco del culo di Davide e una parte mi ricade sul viso, fra il naso e l'occhio destro. Inghiotto il boccone di merda che ho in bocca, dopo averla masticata. Mi si sfalda fra la lingua e il palato, dividendosi in petti più piccoli e sprigionando il suo tipico sapore amaro e intenso, che mi riempe devastandomi i sensi. Quindi mi aiuto con la mano, afferrando quello che ho sulla faccia e cibandomene. Davide inizia una nuova spinta, e il suo buco del culo scarica nella mia bocca un secondo petto di merda, più morbida e dal sapore più amaro. Mastico e inghiotto, come un automa... Davide ne scarica ancora uno. Più piccolo. Di consistenza quasi nulla. Il peggiore, come odore e come sapore.
Ha finito.
Si alza e bacia Marika.
"Doccia insieme?" le sussurra.
"Okay Amore!" risponde lei.
Raccolgono i vestiti e se ne vanno, senza più degnarmi di uno sguardo e richiudendosi la porta alle spalle.
Ancora disteso a terra, quasi con violenza mi slaccio la cintura e i pantaloni, abbassandoli scompostamente. Tiro fuori dalle mutande il mio cazzo. È duro. Eccitato. Mi sto odiando. Inizio a segarmi con forza, quasi facendomi male. Mi violento con rabbia con una mano mentre nell'altra stringo energicamente i miei coglioni.
Mi masturbo devastandomi, velocemente, e forse in mezzo minuto sborro copiosamente.
Appena lo sperma finisce di fuoriuscire dal mio cazzo, le lacrime iniziano a sgorgarmi dagli occhi. Inizio a piangere, in silenzio controllando a fatica il respiro e i singhiozzi. E rimango li, sul pavimento, di nuovo sconfitto da quei due.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.